Gruppo delle Tre Cime di Lavaredo: Croda dell`Arghena
2/10/2016


Accompagnatori: Maurizio Dalla Pasqua, Gianfranco Gavardina.

Numero di riferimento degli accompagnatori durante l’escursione: 329.2587732.

Partenza:  Piazzale Roma ore 6.30,   Mestre – Hotel Russott (ex Ramada) ore 6.40.

Punto di partenza:  Casello per il pagamento del pedaggio (1851 m.) per il Rif. Auronzo.

Equipaggiamento: Normale da escursionismo (zaino, abbigliamento da montagna, scarponi).

Cartografia:  Carta Tabacco 1:25.000  Fg. 010 - Dolomiti di Sesto.

 

2110717 Gite

Non molto conosciuta, a torto trascurata, la Croda dell’Arghena si erge ad occidente delle ben più decantate Tre Cime di Lavaredo, a poca distanza da queste crode eccelse, da esse separate dall’altipiano che si estende oltre la Forcella dell’Arghena fino alla Forcella Col di Mezzo. Per chi giunge da Misurina, la Croda dell’Arghena appare un monte piuttosto modesto costituito da due levazioni tondeggianti divise da una marcata forcella.  Tutto il monte è coperto da estese macchie di mughi.  A tutti coloro che saliranno la Croda dell’Arghena, essa offrirà la bellezza di un ambiente solitario, toccanti testimonianze della Grande Guerra e, soprattutto, un grandissimo panorama.

 

ITINERARIO A

Dislivello:  650 m. circa.

Tempo medio di percorso:  ore 4½ - 5 circa.

Da Misurina si sale verso il Rifugio Auronzo, lasciando l’automezzo al casello per il pedaggio.  Raggiunta in breve la Casera Rinbianco (1841 m.), poco a monte si stacca sulla sinistra un sentiero di guerra che risale moderatamente la Valle dell’Arghena fino alla forcella (2087 m. a un’ora dalla partenza), ampia insellatura contraddistinta da un lungo trinceramento della Grande Guerra (fronte italiano).  Dalla sella un altro sentierino di guerra si allunga sulla sinistra sul fianco della montagna tra i mughi aggirando uno spuntone e portando ad una forcelletta dove ancora sono ben vive le testimonianze del conflitto.  Si rimonta facilmente la china della montagna fino ad altre vestigia belliche.  Qui si presenta l’unica difficoltà della salita, che si supera peraltro agevolmente sulla destra per facili roccette scalinate.  Oltre quest’unica asperità ci si affaccia sulla bancata finale, preludio al palo di legno della vetta che si raggiunge per verdi macchie di mughi.

Ridiscesi alla Forcella dell’Arghena, si risale per l’opposto versante (ovest) dapprima rapidamente e poi più dolcemente, lungo il sentiero che si allunga tra i prati, sempre caratterizzati da resti di trincee e postazioni italiane, arrivando alla Forcella Col di Mezzo (2315 m.) al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo.

Proseguendo verso sud, si trova l’imbocco della seducente Val dell’Acqua che custodisce i resti di una casermetta italiana risalente ai primi anni del 1900 dotata di stalla per i muli, pozzo per l’acqua e forno per cuocere la calce.  Dalla Valle dell’Acqua un comodo tratturo nel bosco, che costeggia le pareti del Monte di Fuori, riporta alla Malga Rinbianco.

 

ITINERARIO B

Dislivello:  450 m. circa.

Tempo medio di percorso:  ore 3 - 3½ circa.

Come l’itinerario A, esclusa la salita alla cima dell’Arghena.