Partenza: Piazzale Roma ore 6.30, Mestre – Hotel Russott (ex Ramada) ore 6.40.
Punto di partenza: Rifugio Premuda (82 m.).
Dislivello: 470 m. circa.
Tempo medio di percorso: ore 4 - 5.
Equipaggiamento: per l’itinerario A normale da escursionismo; per chi arrampica, imbrago, un paio di cordini, un moschettone a ghiera, caschetto..
Cartografia: Carta Tabacco 1:25.000 Fg. 047 - Carso Triestino e Isontino.
ITINERARIO A
Dal Rifugio Premuda, raggiungibile da Bagnoli della Rosandra (eventualmente a piedi o in auto), si prende il sentiero n° 1 (ex 13) che percorre tutta la valle fino all’abitato di Bottazzo. Il sentiero è la diretta continuazione della strada che viene da Bagnoli, la quale, oltre la deviazione per il Rifugio Premuda, termina in uno slargo dove tre pilastrini chiudono il passaggio agli autoveicoli. Dopo un breve tratto accanto al torrente, il tracciato prosegue all’interno di un fitto boschetto con alla destra i resti dell’antico acquedotto romano fino ad un secondo slargo (Prà dei Canibali). Primo bivio con un sentiero n° 39 che sale sulla destra. Da qui il sentiero inizia ad inerpicarsi ed incontra il secondo bivio con il Sentiero del Canalone n° 25: qui si gira a sinistra e si prosegue uscendo in breve su un tratto più aperto e roccioso da dove è possibile vedere la continuazione della valle, la chiesetta, il Cippo Comici e, sul versante opposto, la ferrovia, le balze di roccia dette “gli Altari” ed in fondo la cascata. Il sentiero ora prosegue quasi interamente con un andamento pianeggiante tranne un paio di tratti attrezzati con gradini e cordoli in cemento ora sostituiti da gradini in roccia. Superata sulla destra la cascata, il sentiero entra in un fitto querceto e scende fino al torrente che si supera su un ponticello. A destra si possono ammirare i resti dell’ultimo mulino e poi la traccia si congiunge con la strada forestale che proviene da S. Lorenzo ed in pochi minuti si arriva a Bottazzo. Dal centro delle case si stacca sulla sinistra il sentiero n° 1 che sale ripido ad intersecare la ciclabile della ex ferrovia che percorreremo (galleria) per un lungo tratto superando l’abitato di Draga S. Elia (325 m. – sentiero n° 17). Occorre fare attenzione perché ad un certo punto si lascia l’ampio sterrato e sempre con segnaletica (sentiero n° 17) si sale alla nostra sinistra fino ad incontrare la strada SS 14 e l’abitato di Pesek (475 m.) dove si trovano ristoranti e bar. Da qui si ritorna per lo stesso itinerario a Draga S. Elia, dove si sale al centro del paese con il segnavia n° 17 che raggiunge la costiera del Monte Stena (405 m.) e prosegue con il sentiero n° 1 che proviene da Bottazzo (se la Via delle Acque è il percorso più basso, questo invece è il percorso più alto della valle con una splendida vista su tutto il territorio circostante).
Il percorso raggiunge la cima del Monte Stena, con gran vista sulla valle e sul retrostante altopiano carsico. Dalla cima si prosegue leggermente più all’interno, in mezzo ad ampi prati erbosi, rada pineta e cespugli. Alla chiesetta di S. Lorenzo, si prende la strada asfaltata sulla nostra sinistra, dove, in prossimità di un falsopiano tra le case, si stacca il sentiero n° 15 che scende ad incrociare un tratto della strada asfaltata che proviene da Bottazzo. Si prosegue sulla strada fino al segnale che indica sulla sinistra il sentiero n° 15, che imbocchiamo in discesa per il bosco. Oltrepassando la ex ferrovia si prosegue fino a giungere alla strada per Mocco (con una breve deviazione si può osservare la Val Rosandra dalla Vedetta di Mocco). Tornati sul sentiero n° 15, in breve, in discesa, si ritorna al Rifugio Premuda.
ITINERARIO B
Vi è la possibilità di arrampicare presso la palestra di roccia della valle.