Equipaggiamento: Zaino, abbigliamento da alta montagna, scarponi da trekking che proteggano la caviglia, bastoncini, crema solare, occhiali scuri protettivi.
Per dormire: Sacco-lenzuolo + asciugamani.
N.B.: tutti i pranzi sono al sacco.
I pernottamenti all’Ostello del Pellegrino presso il Santuario di Castelmagno (m. 1760) e le cene al ristorante attiguo sono da pagare in loco in contanti (tot. circa 60 Euro/giorno – bevande escluse). L’alloggio è previsto in camere da 4 persone con letti a castello e servizi in comune in corridoio.
Cartografia: Istituto Geografico Centrale - Valli Maira Grana Stura n° 7 – Scala 1:50.000.
Geolocalizzazione: App Mapy.cz – gratuito – scaricare preventivamente con wi-fi di casa: mappe non in linea – Italia – Italia nord-occidentale. Questa app riconosce quasi tutti i sentieri esistenti e, anche in assenza di segnale telefonico, riesce a fornire la propria posizione tramite i 4 satelliti dedicati al Global Positioning System (GPS).
Note particolari: Segnale telefonico quasi mai disponibile. Pagamento rifugio solo in contanti – niente moneta elettronica.
PROGRAMMA
Mercoledì 24 luglio – Avvicinamento e escursione a Narbona, la borgata fantasma.
Partenza da Venezia: in auto alle 6.30 – Arrivo a Campomolino circa alle 13.00.
Percorso suggerito: Mestre, Brescia, Piacenza, Asti Est, Pollenzo, Roreto, Fossano, Centallo, Caraglio, Valgrana, Campomolino. N.B.: Il navigatore Maps è in grado di indicare la strada. (km 495 – tempo previsto 6 ore con soste).
Escursione
Dislivello: 350 m. circa.
Tempi medi di percorso: ore 3 (andata e ritorno).
Lunghezza: 5 km. circa.
Arrivati a Campomolino (1141 m.) lasciamo l’auto in uno dei parcheggi all’ingresso del paese.
A piedi saliamo lungo una strada asfaltata all’abitato del Colletto con fontana (1272 m.).
Saliamo seguendo le indicazioni per L’Arbona o Narbona fino al sentiero che inizia dopo 50 metri su una curva. Si passa in bosco e in breve si arriva ad una sella panoramica su Campomolino per poi scollinare nella comba (occitano) di Narbona con versanti molto ripidi. Seguiamo l’unico sentiero per giungere in circa mezz’ora alle Grange del Tech dove il sentiero si avvicina al fondo del vallone.
Si attraversa il rio e saliamo con alcuni tornanti. Troviamo poi un sentiero rettilineo in salita in mezzo ai frassini. Da qui in poco tempo ci si trova subito nella Borgata Narbona (1495 m.).
Il ritorno può essere fatto sul medesimo itinerario in un’ora di tempo.
Riprendiamo l’auto per 10 minuti ed arriviamo al Santuario di Castelmagno (cena e pernottamento).
Giovedì 25 luglio - Punta Tempesta (2679 m.) e Monte Tibert (2647 m.) - giro escursionistico ad anello.
Dislivello: 1050 m. circa.
Tempi medi di percorso: ore 7 circa.
Lunghezza: 14 km. circa.
Dal santuario di Castelmagno (1760 m.) saliamo a destra per prati in direzione di una Madonnina fino a incontrare una sterrata. Seguiamo i tornanti superando vari alpeggi. Dopo l’ultimo casolare la sterrata diventa sentiero e prosegue verso il fondo del vallone. Trascuriamo il sentiero di sinistra che porta al Colle Sibolet e seguiamo le tracce di sentiero sulla destra che portano al Colle Intersile (2516 m.); qui decidiamo se salire tutte e due le cime in funzione del tempo atmosferico e delle energie dei partecipanti. Punta Tempesta, affacciata alla Val Maira: dislivello 160 metri da questo punto. Monte Tibert, 130 metri di dislivello oltre la Sella Intersile su facile spartiacque. Pranzo al sacco alla croce di vetta. Riconoscimento delle vette visibili. Discesa prima su versante Sud, poi sul lungo crinale verso Monte Crosetta (2194 m.).
Rientro per sentiero prativo al santuario, passando per il memoriale dei 5 ragazzi delle stelle.
Cena e pernottamento.
Venerdì 26 luglio - Laghi d’Aver – giro escursionistico ad anello
Dislivello: 800 m. circa.
Tempi medi di percorso: ore 6 circa.
Lunghezza: 12 km. circa.
Partenza con l’auto. Da Castelmagno a Demonte su strada asfaltata di montagna per il Vallone dell’Arma: 33 km. (ore 1) e da Demonte a Colle Lombarda 33 km. (50 minuti). Sulla strada del Colle della Lombarda parcheggiamo la macchina ad un tornante a quota 2210 m.
Saliamo a piedi verso il Colle d’Aver (2570 m.) – panorama – a sinistra abbiamo la Testa Gias dei Laghi (2739 m.), a destra il Monte Aver (2745 m.); scendiamo nel vallone sottostante raggiungendo il Lago d’Aver (2345 m.). Prendiamo il sentiero in salita sulla sinistra per 50 m. di dislivello e andiamo avanti un po’ in discesa verso il Lago Nero ed il Lago Martel, che osserveremo solo dall’alto, senza scendere troppo di quota. Dopo questa visione o si torna al Lago d’Aver o si scende su traccia poco visibile, ma fattibile, direttamente verso il Lago d’Aver Sottano (2130 m.). Pranzo al sacco in vista di questo lago.
Ritorno in lenta salita lungo il Vallone dei Morti sino al Colle dei Morti (2480 m.) – sentiero P15.
Discesa sulla strada del Colle della Lombarda e ritorno alle auto su asfalto per circa 1 km. passando vicino al Lago d’Orgials. Risaliti in auto, andiamo a vedere il Colle della Lombarda (confine con la Francia) e rientrando passiamo a visitare il santuario di Sant’Anna di Vinadio.
Ritorno in auto a Castelmagno o per il Vallone dell’Arma o per la pianura passando da Bernezzo e Caraglio (sempre ore 1 e 50 minuti).
Cena e pernottamento.
Sabato 27 luglio – Rocca la Meja (2831 m.)
Dislivello: 750 m. circa - Difficoltà F - passi di II grado.
Tempi medi di percorso: ore 7½ circa.
Lunghezza: 14 km. circa.
Dal santuario di Castelmagno in auto per strada asfaltata stretta di montagna sino al Colle di Valcavera (2416 m.), e parcheggiamo. Risaliamo a piedi la costa erbosa dietro il parcheggio (nord) in direzione del Colle d’Ancoccia; costeggiamo due piccole pozze, dal colle si gode ottima vista sulla Meja, che compare in tutta la sua imponenza; proseguiamo su tracce di sentiero fino alla base della stessa, superiamo un tratto di parete caratterizzato da un enorme diedro e continuiamo sino ad un evidente canalone di sfasciumi a destra, lo risaliamo (madonnina bianca dopo qualche decina di metri) sino in cima, giriamo a sinistra e poi proseguiamo su altro canalino evidente che termina con un passaggio di II attrezzato con catena, poi si continua sul canale di fronte, terminato il quale si prosegue a destra fino a raggiungere la cima, due ore circa dalla macchina. Rientro dalla stessa.
Domenica 28 luglio – Monte Viridio (2498 m.) – giro ad anello
Dislivello: 900 m. circa.
Tempi medi di percorso: ore 7 circa.
Lunghezza: 15 km. circa.
Partenza a piedi dal santuario (1761 m.), scendiamo all’abitato di Chiappi (1661 m.), percorriamo la mulattiera che risale il fondovalle sulla sinistra orografica del Torrente Grana, poi con un ponte passiamo sul versante destro e risaliamo il pendio lungo la mulattiera che più in alto diventa sentiero. Si attraversa una radura, si supera sulla sinistra una parete erbosa, poi ci si sposta verso est, dove incontrano un ruscello ed un valloncello che si seguono sino al Passo Viridio (2390 m.). Si prosegue sino alla Cima del Viridio, spartiacque tra la Val Grana ed il Vallone dell’Arma, che confluisce in Val Stura. Si scende per cresta verso ovest verso Punta Parvo, che superiamo passandole accanto sul sentiero Cûrnis Auta. Sempre di cresta in discesa si arriva nei pressi del Parvetto (2481 m.) al Colle dal Nais. Da qui scendiamo a destra verso la Rocca Parvo (2394 m.). Ci avviciniamo alle sue pendici e poi scendiamo sul sentiero verso destra che porta a Pont Fonirola. Qui siamo sulla strada asfaltata che porta al Santuario in 3,5 km.
Rientro a Venezia.
P.S.: L’ordine e le mete delle gite potranno subire delle variazioni in funzione del tempo atmosferico.