Partenza: Piazzale Roma ore 6.30,   Mestre – Hotel Russott (ex Ramada) ore 6.40.
Punto di partenza: Chiesa parrocchiale di Col San Martino (163 m.) (TV).
Dislivello: 400 m. circa salita, 450 m. circa discesa.
Tempi medi di percorso: ore 4 - 5 circa.
Equipaggiamento: Normale da escursionismo, bastoncini, scarponi, zaino, abbigliamento consono alla stagione.
Cartografia: Carta Tabacco 1:25.000 Fg. 070 - Montebelluna – Valdobbiadene.

Il Sentiero delle Vedette sulle colline del Prosecco, da Col San Martino a Soligo, è un’escursione che abbina le bellezze naturali delle viti alla storia della Grande Guerra.
Infatti, il sentiero si chiama così perché era un punto di controllo dell’esercito austroungarico: dalla cima di queste colline si poteva avere una visuale perfetta su tutta la linea del fronte lungo il Piave, un luogo quindi di grande importanza strategica, testimoniato da gallerie e trincee che si possono ancora osservare durante il percorso.
Il sentiero è lungo circa 12 km. e si prevede di percorrere tutto il tratto in alto fino alla chiesetta di Collagù (sosta al ristoro Collagù con affettati e prosecco).
 

ITINERARIO
La partenza avviene dalla grande chiesa di Col San Martino (sosta per la colazione al Bar Sport, 50 m. dal pullman).
Ci si incammina per Via S. Vigilio.  Da qui inizia il Sentiero delle Vedette segnato con il numero 002 e anche T1 (Colline del Prosecco).
In pochi minuti si raggiunge la chiesetta di San Vigilio, datata 1200, e si prosegue lungo la stradina asfaltata che si immerge nei vigneti.
Fin da subito il panorama è spettacolare.  Facendo il giro della collina si arriva nell’angolo più bello in assoluto, sembra quasi di essere sulle risaie di Bali.
Ad un certo punto si lascia la strada prendendo un sentiero sulla sinistra sempre ammirando panorami spettacolari sulle Colline del Prosecco, poi si entra nel bosco in un ambiente completamente diverso.  In località Bagolaro, si incontra l’altro sentiero che arriva da Col San Martino, e da qui inizia la camminata lungo la parte alta delle colline, con altitudini che toccano i 500 metri.
Sulla piantina il sentiero sembra sempre dritto, ma non è così.  Si supera Passo Campo Farel, con una piccola area sosta con le panchine e si raggiunge Monte Moncader, a 470 metri.  Qui si incontrano in sequenza tre postazioni di vedetta del fonte austroungarico: la prima è una buca, la seconda incide il crinale di traverso affacciandosi sulla pianura, la terza è una postazione con una galleria di camminamento.
Proseguendo tra salite e discese, una costante del Sentiero delle Vedette, si passa la cima del Monte Pertegar, la Forcella Xocco, dove, andando a destra, si scenderebbe a Farra di Soligo, e si prosegue sempre dritto seguendo i cartelli del sentiero n. 002 e T1.
Arrivati al bivio bisogna fare attenzione: ci sono tre sentieri e bisognerà prendere il Sentiero Nord che raggiunge prima la Forcella di San Martino (qui ci sono i cartelli e ricompare il sentiero numero 002, poi si prosegue per Col Maor e Colle Collagù (osservatorio).  Al termine del sentiero si incontra la strada sterrata che conduce alla chiesetta di Collagù a ritroso.  Proseguendo invece con il sentiero che si diparte sulla sinistra si potrebbe scendere nella Valle di Soligo, Capitello di S. Antonio e per strada asfaltata a Soligo.
Dalla Forcella S. Martino, seguendo la strada, si accorcia il percorso per arrivare alla Chiesetta di Collagù, qui si prevede la sosta al Ristoro di Collagù (affettati e prosecco).
Terminata la sosta si torna a ritroso per la strada asfaltata per alcune centinaia di metri per poi percorrere, proprio sotto la Villa Dorna, una stradina e poi sentiero tra i vigneti fino ad incrociare il sentiero n. 4 (detto “delle Crepe”).
Si scende per la dorsale e in pochi minuti si imbocca una stradina verso destra che scende nella Valle del Rio Toff che si percorre tutta fino a Farra di Soligo e poi per la Via Rialto fino ad arrivare all’incrocio con la strada provinciale.
Il pullman ci attende nella Via Sernaglia.

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