Venerdì 13:
- Ore 16 Accoglienza presso i rispettivi Hotel
- Ore 19,30 Cena per TUTTI presso l’Hotel “Della Valle” (sulla strada provinciale per Palanfrè, circa 1,5 km dal semaforo).
- Dopo cena: Presentazione del Parco Naturale Alpi Marittime
- Pernottamento nei rispettivi Hotel (Della Valle, Parc Hotel e a Tetti Folchi presso la Casa Alpina Giovane Montagna: Fornari / Duvina.
Sabato 14:
- Colazione nell’Hotel o Casa Alpina G.M. dove si è ospiti
- Accoglienza per chi arriva al sabato presso i rispettivi Hotel
- Ore 8,30 Ritrovo parcheggio Palanfré e partenza gite escursionistiche ai laghie monte Bussaia
- Ore 9 Ritrovo per escursione al “Valun t l’Arma” borgata Serre
- Ore 9,15 Ritrovo per giro turistico di Vernante (Murales e Museo di Pinocchio)
- Ore 12,30 Pranzo LIBERO (NON è previsto nella quota di partecipazione)
- Ore 14,30 Passeggiata per chi non fa altre attività alla Fontana Bleu
- Ore 16,30/17 circa rientro dalle gite nei rispettivi Hotel o alla Casa Alpina
- Ore 18 Santa Messa celebrata da Mons. Piero DELBOSCO, Vescovo di Cuneo-Fossano, al Santuario “Madonna della Valle” a Vernante (inizio strada provinciale per Palanfrè)
- Ore 19,30 Cena per TUTTI presso Hotel “Della Valle”
- Durante il dessert presentazione del libro “I nostri primi 100 anni”
- Segue: i fratelli Panzera presentano il DVD
“Pedalando tra le aquile – Traversata delle Alpi, da Trieste a Montecarlo ”
- Pernottamento nei rispettivi Hotel
Domenica 15
- Colazione nei rispettivi Hotel o Casa Alpina G.M.
- Ore 8,30 in mattinata gita escursionistica: primo gruppo al Castello Lascaris, per un secondo gruppo è prevista un’escursione leggermente più lunga.
- Ore 12,30 Pranzo per TUTTI presso Hotel “Della Valle”
- Ore 15/15,30 scioglimento dell’incontro.
PROGRAMMA delle attività previste al sabato 14/9 – (Agg. 24 giugno)
T) – Museo Mussino e Murales di Pinocchio (turistica)
Mattino: Ingresso al Museo: 3 €
Attilio Mussino, disegnatore noto per le efficaci illustrazioni di un’edizione di grande successo del Pinocchio di Collodi, ha vissuto l’ultima parte della propria vita a Vernante, che gli ha reso omaggio dedicandogli questo museo. Al suo interno sono state radunate alcune delle sue opere, lasciate in eredità al paese dalla moglie dell’artista. Della collezione fanno parte la prima edizione illustrata del Pinocchio del 1911, la versione dello stesso libro con le pagine animate uscita nel 1942 e le trentatré tavole illustrate dell’ultima edizione realizzata da Mussapi, apparsa sul Giornalino del 1952. Il paese è molto legato alla sua storia e il centro storico raccoglie, sulle pareti delle case, più di 150 murales che ripercorrono la storia di Pinocchio.
Pomeriggio: Breve passeggiata alla “Fontana Blue”. A questa fontana è legato il passaggio a Vernante di papa Pio VII.
EV) – Escursione da Vernante al “Valun ‘t l’Arma”, Serre
Partiremo dal Santuario della Madonna della Valle , in centro paese, per un breve percorso ad anello che transita nei pressi di belle borgate , il punto piu’ elevato è situato nei pressi di una splendida sella erbosa che ospita la borgata Serre a m 1220.
Dove faremo la pausa pranzo.
Sulla via del ritorno passeremo nei pressi del Pilun Madona del Laghet e della più famosa FontanaBlu, da dove faremo rientro in paese.
Percorso di circa. 5/6 km per un dislivello di 400/450 m , con fondo misto asfalto e sterrato
EP) – Escursione da Palanfrè ai laghi Frisson e Albergh
Da Palanfrè (1379 m), un borgo alpino con vecchie baite, in parte ristrutturate, un rifugio alpino, la Chiesa ed una grande stalla con punto vendita dei formaggi.
Attraversata la borgata prendiamo la mulattiera che sale nel bosco di faggi, chiamato “bosco bandito” perché Riserva Naturale del Parco Alpi Marittime, dal 1979. Seguendo un sentiero ripido raggiungiamo la radura del Gias della Barma (1640 m), ancora utilizzato dai pastori. Siamo nel Vallone degli Albergh, ampia veduta sulla cima piramidale del Monte Frisson (2637 m) e quella arrotondata del Monte Ciamoussè (2479 m).
E’ presente una ricca vegetazione con il pino mungo contorto e macchie di rododendri. Il sentiero prosegue con pendii erbosi, pietre e raggiungiamo il lago inferiore del Frisson (2057 m). Lasciando alla destra il sentiero che prosegue verso il passo della Mena, collegamento con il vallone del Sabbione, proseguiamo a sinistra del lago con sentiero accidentato, su pietraia e rocce cristalline, per attraversare il vallone sotto il monte Ciamoussè e raggiungere il lago degli Alberghi (2038 m).
La discesa è su sentiero dapprima pianeggiante e poi un po' ripido con fioritura di stelle alpine. Verso il Gias della Barma riprendiamo il sentiero di salita per il ritorno a Palanfrè. Dislivello 680 m - Tempo del giro 5/6 ore
EMB) – Escursione al Monte BUSSAIA (2451 m) da Palanfrè
Il monte Bussaia caratterizza il tratto di spartiacque Vermenagna-Gesso ed è la cima più elevata della costiera tra la valle Grande e il Vallone del Bousset. La vetta, di rocce sedimentarie, offre uno stupendo panorama sulla sottostante pianura cuneese e sui gruppi montuosi dal Monviso alla Serra dell’Argentera, alla Bisalta ed in lontananza tutto l’arco alpino ripagando ampiamente la salita a tratti monotona. E’ una mole massiccia, dai pendii erbosi chiazzati di boschi, marcate gole e belle pareti di aspetto dolomitico.
Si parte dal posteggio di Palanfrè (1379 m s.l.m.) e trascurato il sentiero a sinistra si segue il sentiero di destra per raggiungere il Gias dell’Uia ed il Gias Garbella. Il sentiero sale diagonalmente sulla destra orografica del Vallone Pianard per raggiungere un’ottima e copiosa fontana ed infine tra radi ontani i ruderi del Gias Pianard. Da qui si sale decisamente fino allo spartiacque Gesso-Vermenagna dove questo forma una piccola sella (2280 m). Volgendo a destra dopo breve tratto la cresta si impenna formando alcune asperità rocciose; infine su facile cresta rocciosa si raggiunge l’estremità meridionale della Rocca d’Orel dove questa forma il punto nodale. Un piatto crinale lungo circa 50 metri conduce alla piccola croce ed una struttura metallica circolare poste sulla cima della Rocca d’Orel (2439 m). Proseguendo si scende ad una sella (2394 m) e si prosegue agevolmente sul lungo ed ondulato spartiacque fino a raggiungere la cima (croce in ferro) del Monte Bussaia (2451 m) stupendo belvedere sulla pianura e tutto l’arco alpino. Per la discesa arrivati alla prima sella incontrata nella salita si prosegue per la breve e facile salita al Monte Pianard (2306 m) e proseguendo sull’ampio crinale si raggiunge dapprima il Colle Garbellaper successivamente, attraverso la Val Garbella, Palanfrè compiendo un anello.
Dislivello 1072 m – tempo di salita ore 3,30 - tempo complessivo ore 7
A) – PROPOSTA ALPINISTICA della sezione Genova:
Proponiamo nella giornata di sabato 14 settembre quattro salite alpinistiche sulla Rocca dell’Abisso e sui vicini Torrioni Saragat, tutte di sicuro interesse per l’ambiente selvaggio e poco frequentato. La roccia è gneiss, nel complesso buona.
Tutti gli itinerari richiedono imbrago, casco, corda, cordini, moschettoni, rinvii, nut e friends e partono dal Ponte di Peirafica, poco lontano dal Colle di Tenda, dove si lasciano le auto. Secondo il numero e le capacità dei partecipanti si sceglierà quali salite compiere.
Il pranzo al sacco sarà a cura dei partecipanti.
La vetta della Rocca dell’Abisso può essere raggiunta anche con una facile escursione (tempo di salita circa 3 ore e mezza). Maggiori dettagli verranno diffusi in seguito.
La Rocca dell’Abisso (2775 m) è una bella montagna, massiccia e isolata, la prima delle Alpi Marittime che si incontra partendo dal Colle di Tenda. Sorge sulla cresta di confine tra Italia e Francia, nel punto d’incontro tra le valli Vermenagna, Gesso e Roja. Il nome “Abisso” evidenzia l’aspetto dirupato e verticale dei versanti che si allungano sia a settentrione sia a ponente della cima.
Dalla vetta il panorama è estesissimo da un lato sulla pianura cuneese e sulla cerchia alpina, dall’Argentera, al Monviso, al Monte Rosa, dall’altro sul mare della riviera di Ponente e della Costa Azzurra.
Separati dalla Rocca dell’Abisso dal Colletto dell’Abisso (2550m), lungo lo spartiacque verso occidente si ergono i Torrioni Saragat, che raggiungono la quota di 2585 m e sono percorsi da diverse vie di arrampicata.
A1 - ROCCA DELL’ABISSO, SPERONE O-N-O
Itinerario con difficoltà massime di IV grado (AD). - Dal Colletto dell’Abisso, si segue lo sperone a sinistra della cresta di confine senza una via strettamente obbligata, fino a raggiungere la vetta.
A2 – ROCCA DELL’ABISSO, VIA DELLE PLACCHE
Itinerario con difficoltà massime di IV+ (D).
Si svolge sulle placche a sinistra del percorso precedente, con cui ha in comune l’avvicinamento e le ultime due lunghezze; è tuttavia meno intuitivo e richiede maggiori capacità alpinistiche.
A3 - TORRIONI SARAGAT – TRAVERSATA PER CRESTA AL TORRIONE EST
Itinerario con difficoltà fino al III+ (PD+).
Dal Colletto dell’Abisso si intraprende il cammino di cresta, di difficoltà contenute ma con buona esposizione e con tratti su roccia delicata. Raggiunto il Torrione Est dopo diversi saliscendi, si ritorna per la via di salita.
A4 – TORRIONE OVEST DI SARAGAT – VIA SALESI
Itinerario con difficoltà fino al IV+ (D).
Arrampicata breve ma bella, varia e su buona roccia. Raggiunta la cima, si scende dapprima disarrampicando lungo la cresta ovest (I/II) e poi con una calata in corda doppia.
PROGRAMMA per domenica 15/9, previste due escursioni
D1) – 1° gruppo - Escursione ad anello da Vernante al Castello Lascaris
Dislivello circa 150 m - Tempo ore 1,30/2
Breve escursione, ideale per la sua esposizione, si toccano alcune vecchie borgate e i ruderi del duecentesco Castello Lascaris. Bei panorami su Vernante e la Val Grande.
L'antico castello fu costruito tra il 1275 e il 1280 dal Conte Pietro Balbo di Tenda; ultimi proprietari prima della dominazione Sabauda furono i Conti Lascaris di Ventimiglia. Si tratta di un bell'esempio di castello recinto, con torre a pianta esagonale, costruito per
proteggere l'importante via di comunicazione per il Colle di Tenda e con funzioni di controllo sulle riscossioni delle gabelle; negli anni ha costituito però anche rifugio per predoni briganti che hanno infestato a lungo la valle.
Del castello restano ancora imponenti resti.
D2) – 2° gruppo – Escursione ad anello “Una mattinata ai Teit”
Dislivello 320 m – Tempo totale ore 3
Dalla località Molino di Renetta, 900 m, si sale percorrendo una bella strada forestale che porta alla borgata Tetti Colletta, 1226 m, ormai abbandonata. Una curiosità: le case avevano tutte il pozzo.
Si prosegue su sentiero, quasi pianeggiante, ed in breve si arriva ad un intaglio roccioso detto La Bercia, 1215 m. Il sentiero comincia a scendere lungo il selvaggio Vallone del Cornalè, qui, in tempi remoti, nel periodo estivo si veniva a prendere il ghiaccio. Si passa sotto la Rocca Cornalè oggi utilizzata come palestra di arrampicata. Si arriva sulla provinciale per Palanfrè in una zona chiamata “Due Ponti”, ancora pochi minuti di cammino ed eccoci arrivati da dove è iniziata la nostra escursione.